Cos'è nastagio degli onesti?

Nastagio degli Onesti

Nastagio degli Onesti è un personaggio della novella ottava della quinta giornata del Decameron di Giovanni Boccaccio. Giovane e ricco nobile ravennate, Nastagio è inizialmente respinto dall'amore di una nobildonna di nome Traversari, che lo disprezza nonostante la sua perseveranza e ricchezza.

Disperato, Nastagio medita il suicidio, ma i suoi amici lo convincono a lasciare Ravenna e a trasferirsi a Classe. Qui, mentre passeggia in una pineta, è testimone di una scena spaventosa: una giovane donna inseguita e raggiunta da due cani feroci e da un cavaliere armato. Nastagio tenta di intervenire, ma il cavaliere, un tale Guido degli Anastagi, gli spiega che si tratta di una punizione divina. La donna, in vita, non aveva ricambiato il suo amore e per questo entrambi sono condannati a ripetere eternamente la stessa scena: il cavaliere la raggiunge, la uccide, le strappa il cuore e lo dà in pasto ai cani. Dopo la morte, la donna risuscita e la caccia ricomincia.

Nastagio, intuendo la possibilità di sfruttare questa visione per il suo scopo amoroso, organizza un sontuoso banchetto nella pineta, invitando anche la donna amata e la sua famiglia. Durante il banchetto, la spaventosa caccia si ripete davanti ai loro occhi. La vista di questa orribile punizione impressiona profondamente la donna Traversari, che, temendo una simile sorte, cede finalmente all'amore di Nastagio e accetta di sposarlo.

La storia di Nastagio degli Onesti è un esempio di come l'amore cortese possa essere piegato a fini utilitaristici e di come la paura della punizione possa essere un potente strumento di persuasione. La novella sottolinea anche l'importanza dell'apparire e del "fare bella figura" nella società del tempo. L'evento diventa una sorta di "spettacolo" che influenza le decisioni e i comportamenti degli altri. L'espediente macabro e il lieto fine rendono la novella un esempio tipico del realismo e dell'ironia presenti nel Decameron.